Se vi manca un po’ il vecchio Beppe Grillo – quello degli spettacoli scaricati su Napster, quando ancora non era entrato in politica perdendo inevitabilmente quell’effervescenza comica iniziale, oltre che parte del suo approccio radicale – potete consolarvi con un altro comico dalla capigliatura eccentrica che sta spopolando negli States. Nella sua serie web Adam Ruins Everything (Adam rovina tutto), Adam Conover smonta le tante bugie e falsità che diamo ormai per scontate, penetrate ormai nelle nostre menti dopo decenni di marketing e brainwashing mirati; appunto quello che faceva Beppe – e che ancora in parte fa – nei suoi show.
Eccovi un po’ di esempi di falsità e miti abilmente “rovinati” da Adam:
- Per quanto riguarda i rifiuti, lo spostamento dell’attenzione e della colpa dal produttore al consumatore è stato il risultato di una precisa campagna di marketing delle varie aziende che iniziavano ad essere incolpate di produrre troppi rifiuti senza occuparsi del loro smaltimento (ricordate il vuoto a rendere? eliminato perché un costo in più per il produttore; ora sta a noi riciclare)
- Il reato di Jaywalking, l’attraversamento del pedone al di fuori delle strisce, è stato anche quello inventato di sana pianta in risposta alle crescenti critiche verso i tanti incidenti che le nuove autovetture creavano nelle città, le quali ostacolavano la crescita delle potenti aziende automobilistiche.
- Come Beppe indaga anche lui sulle vere ragioni del proibizionismo della cannabis, concentrandosi ovviamente sulla sua storia americana.
- Smonta anche l’eccessiva preoccupazione a rimanere idratati (anch’essa creata ad hoc da Gatorade&co; strano ma vero, basta bere acqua quando si ha sete); la circoncisione (fortunatamente non diffusa in Italia ma popolarissima negli States); lo snobbismo sui vini (anche i più esperti non sanno riconoscere la differenza tra vini costosissimi e vini decenti); e tante altre bugie perpetrate da chi è interessato solo ai nostri portafogli…
Insomma Adam riesce a strapparci qualche triste risata smascherando le tante menzogne corporate e di marketing che dobbiamo sorbirci ogni giorno, proprio come faceva il Grillo dei vecchi tempi. Possiamo forse augurarci che anche lui si butti in politica: non potrebbe che migliorare la situazione attuale, almeno nel campo capigliatura, improvvisandosi presidente degli U.S.
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