Come descritto in questo post a marzo, la Raggi un bel giorno mi ha letteralmente spicciato casa. Ha infatti trasformato radicalmente una delle più belle vie di Garbatella, ripulendola e rendendola finalmente pedonale. Si potrebbe dire che non ci è voluto molto, visto che la strada era pedonale da anni e la Raggi ha dovuto semplicemente far applicare la legge. Nel contesto romano però vedere vigili che multano e costringono, residenti e non, a rispettare una pedonalizzazione è qualcosa di nuovo e rivoluzionario.
Purtroppo a Roma capita spesso che iniziative del genere hanno vita breve, tanto che qualche lettore rimaneva scettico e ci chiedeva di essere aggiornato dopo qualche mese. Non ci dispiace accontentarli:
Come potete vedere, la pedonalizzazione resiste alla grande. Anzi, ora fa quasi strano pensare che qualche mese fa vi fossero macchine parcheggiate lungo tutta la via. Quelle poche volte che tocca passare per la via e scaricare qualcosa davanti casa lo si fa timidamente, con nervosismo, quasi con un po’ di senso di colpa.
Le mamme con passeggino sfrecciano invece ancora più impettite e sicure di sé, bambini mai visti spuntano dal nulla e improvvisano rocambolesche partitelle con supertele colorati, mentre teenagers continuano ad affinare le loro competenze amorose con varie effusioni pre-estive.
Ho votato la Raggi senza troppe speranze che riuscisse veramente a smuovere qualcosa nella palude romana, prefissandomi però di darle tempo e valutare il suo operato in base a quanto effettivamente la mia vita da cittadino, a livello pratico, migliorasse (o peggiorasse). Tornare a casa, da ormai più di due mesi, e trovarsi la strada spicciata è certamente un bell’inizio.
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